Cardiofrequenzimetri, i gradi di allenamento associati alle zone di rischio cardiaco

Quando si ha a che fare con il cuore bisogna andarci piano, ma c’è anche chi si spinge oltre nel corso di allenamenti sportivi o esercizi al di sopra delle proprie possibilità. Per tenere d’occhio il muscolo vitale per eccellenza c’è oggi il cardiofrequenzimetro che oltre a monitorare la frequenza del battito cardiaco fornisce anche utili indicazioni e dispensa consigli a chi sa leggere fra le righe per mantenere o ritrovare uno stile di vita salutare. Quando ci si allena, ad esempio, ci si sottopone a diversi livelli di sforzo, che rientrano in tre aree ‘target’ a seconda dell’intensità dell’attività fisica. C’è una fase di pre-allenamento che consiste nel riscaldamento del corpo che si prepara all’esercizio, anche in questa fase il battito può aumentare e lo si può facilmente rilevare direttamente dal polso o, meglio, con l’ausilio di un buon

Activity tracker, come si sono evoluti i prodotti dei migliori brand

Per quanto giovani gli activity tracker hanno già un background alle spalle fatto di evoluzione e progressive migliorie. Fra i primi a proporre la novità Polar, marchio pioniere sul mercato degli activity tracker, che non ha avuto comunque vita facile nel trovare il suo posto al sole sull’agguerrito mercato di questi dispositivi di monitoraggio dei parametri vitali. C’è anche da dire che il brand ha impiegato anni nel trovare l’eccellenza. I primi modelli, infatti, era inesatti e privi di connettività con gli altri device digitali. Che è successo poi? Nessun miracolo, ma la caparbietà e l’ostinazione del brand nel perseguire i propri obiettivi che l’hanno ricompensato con il successo dei nuovi modelli, figli di un provvidenziale aggiornamento del software dedicato.

I Polar Vantage hanno iniziato a camminare sulle loro gambe, senza bisogno di stampelle e a dargli la spinta è